Scrivere
Ho ripreso costantemente a scrivere il mio diario perché penso che carta e matita non tradiscono e non deludono, anzi se sbagli qualcosa cancelli e ricominci.
Capisci dove un meccanismo si è inceppato e provi a districare il groviglio di emozioni che inevitabilmente ha scatenato. E’ un lavoro molto impegnativo, pesante che sto facendo perché ritengo sia arrivato il momento di fare dei bilanci
Quando ho compiuto i 50 anni, credevo di aver trovato finalmente un equilibrio, invece è accaduto l’esatto opposto. Le mie figlie sono cresciute, hanno cominciato ad essere totalmente indipendenti e invece di sentirmi libera, ho avuto un senso di perdita.
La sindrome del nido vuoto. Ciò che accade quando si va in pensione. Ecco questo è ciò che è successo a me, non avevo più un impegno costante.
E improvvisamente hanno cominciato a scorrere molto velocemente immagini nella mia mente degli ultimi anni e mi sono resa conto che qualcosa non quadrava. Ero totalmente immersa nel mio ruolo di mamma & Co. che volevo a tutti i costi che fosse il più vicino possibile alla perfezione e quella perfezione era la serenità delle mie figlie e della famiglia in generale.
Ho perso di vista però una persona molto importante, me.
Perché se ci soffermiamo un attimo, il nostro ruolo è sicuramente importante e fondamentale, ma siamo facenti parte di un sistema, in questo caso sistema famiglia e non ti viene riconosciuto nulla, tutto è dato per scontato.
Non che si possa dare la colpa a qualcuno è così che ho voluto che andasse. L’unico errore che ho commesso è non arrivare a comprendere che dovevo investire in qualcosa di mio quando la famiglia non aveva più un bisogno costante.
E nel mio girovagare per il web ho trovato questa frase di Pablo Picasso “YOUTH HAS NO AGE” “LA GIOVINEZZA NON HA ETÀ” e allora ho deciso di farla mia questa affermazione perché c’è sempre tempo per un nuovo inizio qualsiasi esso sia. CHEERS a me e a tutte quelle che vogliono fare un salto di qualità.